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Morellet, André.

Letterato francese. Dopo aver completato gli studi a Parigi, si recò in Italia come precettore di un giovane nobile polacco. Al suo rientro fu introdotto nell'ambiente dei nouveaux philosophes, dove fu apprezzato per le sue doti intellettuali e partecipò all'Encyclopédie di Diderot con articoli di teologia e metafisica. Un suo pamphlet in difesa dei philosophes, in cui attaccava anche personaggi illustri, gli costò due mesi di reclusione. Competente anche di diritto ed economia, tradusse in francese il trattato Dei delitti e delle pene (1766) e pubblicò le Réfutations des Dialogues sur le commerce des blés (1777), in polemica con l'opera di Galliani. Nel 1785 diventò membro dell'Académie française, di cui salvò gli archivi durante la Rivoluzione. Inizialmente interessato alle nuove idee circolanti, ripiegò su posizioni reazionarie in odio agli estremismi del Terrore, tanto da incontrare in seguito il favore di Napoleone e persino della restaurata Monarchia. Gli ultimi anni della sua vita furono dedicati alla stesura di opere divulgative delle idee e della cultura settecentesca cui aveva partecipato: Mélanges de littérature et de philosophie du XVIIIe siècle (1818); Mémoire sur le XVIIIe et la Révolution (1821) (Lione 1727 - Versailles 1819).